Lorenzo il Magnifico accende i cuori azzurri e carica il Napoli in vista del big match contro la Lazio. Prandelli apre ad Insigne: “E’ lui la prima alternativa ad El Shaarawy”.
Napoli sogna lo Scudetto, Insigne non ha alcuna intenzione di svegliarla. In una città ricca di contraddizioni il pallone torna a mettere tutti d’accordo, proprio come ai magici tempi del Pibe de Oro.
Insigne ci crede e, dal ritiro dell’Under 21, si confessa in una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport’, proiettandosi sul ricchissimo sabato di campionato: “La Juve rischia con la Fiorentina. Noi abbiamo un piccolo vantaggio, quello di giocare la sera con la Lazio sapendo già il risultato dei bianconeri. E se avranno vinto nessun problema, vinceremo anche noi e resteremo lì, attaccati alla coda della Signora. Se poi la Juve non vince, beh, allora sì che la faccenda si farà appetitosa…”.
Quindi Insigne spiega: “Il test con la Lazio è probante, ma se vogliamo accreditarci per sfilare lo scudetto alla Juve dobbiamo superare in bello stile anche questo ostacolo, che sulla carta resta abbastanza ostico. Io però sono fiducioso. La squadra c’è, ci crediamo, vogliamo vincerle tutte da qui alla fine del campionato e vediamo cosa fa la Juve. Spero che alla fine i conti ci diano ragione”. E sogna: “Sai che festa a Napoli… No, non ci voglio pensare. Una partita alla volta, ma anche tre punti alla volta”.
Il folletto azzurro, che si è meritato sul campo i galloni di dodicesimo titolare dell’undici partenopeo, confessa: “Questo è un ruolo che a me sta benissimo. Guardate chi gioca davanti nel Napoli: Cavani, Hamsik e Pandev. Tre fuoriclasse. Il fatto che io riesca comunque a trovare posto a partita in corso mi riempie d’orgoglio. E quando Mazzarri mi manda in campo sento che non si tratta di un ripiego, di un ritaglio o un contentino. L’anno scorso quei tre mostri li guardavo, tifando, alla tivù. Ora mi alleno e gioco con loro, mi sembra ancora un sogno”.
Infine Insigne si sofferma sul proprio rapporto con Mazzarri e abbraccia virtualmente il maestro Zeman: “Con il mister l’intesa è ottima, basti pensare che il Napoli è composto da giocatori già abbastanza esperti. Io sono il più piccolo di tutti e nonostante questo il mister mi dà la sua fiducia.
A Zeman devo tantissimo, mi ha valorizzato nel Foggia e poi mi ha voluto a Pescara dove abbiamo fatto qualcosa di veramente grande. Forse senza di lui adesso non giocherei neanche in serie A. Mi dispiace veramente che non abbia avuto fortuna a Roma. Sento dire in giro che forse nella prossima stagione tornerà a Pescara. In questo caso io gli porterei mio fratello Roberto, che sta facendo molto bene in primavera”.
Intanto continua il magic moment del talentino tascabile, che scala le gerarchie anche in azzurro Italia. Proprio ieri infatti, dal ritiro di Coverciano, il ct Prandelli ha ammesso candidamente: “In avanti con l’Olanda giocheranno Balotelli–El Shaarawy, ci stavo già lavorando prima che si formasse la coppia nel Milan. Dietro di loro poi c’è Insigne, è la prima alternativa a Stephan”.