Ti abbiamo atteso per 14 anni, e adesso sei di nuovo qui, a danzare sul palcoscenico che meriti. 14 lunghi anni, costellati, di sconfitte, retrocessioni, fallimenti e rinascite. La fenice è risorta dalle sue ceneri, e si è presentata al cospetto dell’Europa che conta alla vecchia maniera. Il plurititolato Benfica cade sotto i colpi degli azzurri nella cornice di un San Paolo gremito. E poco importa se il minimo scarto con 2 gol subiti costringerà Lavezzi e compagni ad una prova del fuoco davanti ai centomila spettatori del Da Luz di Lisbona. L’importante era vincere e regalare una gemma pregiata al pienone del San Paolo, a digiuno di notti europee dopo la rete del teutonico Falkenmayer che eliminò gli azzurri dall’ultima Coppa Uefa disputata. Dalla lettura delle formazioni risulta subito chiaro che il Napoli vuol giocarsi la qualificazione, costi quel che costi. Niente turnover in casa azzurra, ad eccezione di Navarro che sostituisce Iezzo tra i pali. Il Benfica comincia l’incontro imponendo il suo possesso palla, e dopo tre minuti la staffilata di Reyes trova la deviazione di Navarro in angolo. La risposta azzurra è subitanea, con Denis che si porta via due uomini e calcia a botta sicura: Quim compie un vero e proprio miracolo nel deviare in angolo sulla destra. Ci provano poi i medagliati argentini, ma prima Di Maria, poi Lavezzi non riescono a concludere l’azione. Al 12esimo il tiro di Suazo viene facilmente bloccato da Navarro, poi è Denis, su cross di Vitale a mancare la battuta di testa. Al 16esimo il Benfica passa: su un corner battuto dalla sinistra, Suazo svetta più alto di tutti e trova la deviazione vincente. Per il San Paolo è doccia fredda, ma il cuore azzurro è più valoroso di qualsiasi difficoltà. Basta infatti appena un minuto per trovare il pareggio: Hamsik va via sul centro sinistra, tenta il tiro dalla distanza, ma la palla viene rimpallata; sul pallone si avventano Denis e Vitale ed è quest’ultimo a siglare la parità con un tiro di sinistro. Per il giovanotto di Castellammare è l’apoteosi, ma non è finita qui: sono sufficienti infatti appena due minuti per rovesciare il risultato. E’il 19esimo quando Lavezzi crossa al centro area per Hamsik che calcia al volo in mezza girata, sulla palla si avventa Denis che insacca alle spalle di Quim, forse tradito anche da un rimpallo sfavorevole di un proprio compagno. Gli azzurri adesso potrebbero dilagare: Denis va via sulla sinistra, crossa in area per Lavezzi che si ostacola con Hamsik; lo slovacco riesce a calciare verso la porta di Quim, con la palla che termina di poco alta sulla traversa. Al 29esimo il Benfica accenna una timida reazione: Suazo entra in area dalla sinsitra, poi va spalla a spalla con Santacroce che rischia il rigore, ma per fortuna del Napoli, l’arbitro olandese Kuipers vede bene e lascia proseguire. La partita vive un momento di stasi, poi è Denis a mancare di un soffio il terzo goal: il colpo di testa dell’argentino viene salvato sulla linea da un provvidenziale intervento del difensore Leo. Sul finire di tempo Hamsik prova il diagonale, palla a lato. Finisce tra gli applausi del San Paolo un primo tempo bello ed appassionante che ha visto il Napoli ribaltare il risultato dall’uno a zero di Suazo al due ad uno, grazie ai gol di Vitale e di Denis. Nella ripresa il Napoli, che presenta Pazienza in luogo dell’irruento Blasi, continua a fare la partita. Al 47esimo Hamsik serve in verticale per l’inserimento dalla sinistra di Lavezzi, il quale crossa al centro, ma non trova nessuno dei suoi a raccogliere il traversone in area. Al 53esimo ci prova Gargano su punizione: la conclusione centrale è facile preda di Quim. L’appuntamento con il terzo gol è però solo rimandato: è il 55esimo quando Maggio, da posizione angolatissima, trova un tiro-cross che viene deviato in rete di schiena dal portiere portoghese. La gioia del tris dura però poco: sono sufficienti infatti solo 2 minuti al Benfica per trovare la rete che accorcia le distanze, complice una leggerezza di Maggio che lascia passare Luizao e gli consente di battere Navarro da posizione ravvicinata. Il Napoli adesso appare fermo sulle gambe: Zalayeta rileva Denis, in previsione di un ritmo di gara più basso. Al 70esimo Hamsik allarga sulla sinistra per Vitale che in area si allunga troppo la palla mandandola sul fondo prima di poter crossare al centro per Lavezzi e Zalayeta. Due minuti dopo il Benfica recrimina per un rigore non concesso per atterramento in area di Sidney, poi Reja getta nella mischia Pià in vece di Hamsik alla ricerca di maggiore freschezza. All’82esimo si mette in luce un Lavezzi al di sotto delle aspettative, con una serpentina che lo pone a tu per tu il portiere Quim; il Pocho si allunga la palla e viene fermato. L’ultimo brivido arriva a tre minuti dalla fine, con Balboa che entra in area dalla sinistra, si beve la difesa azzurra, poi trova l’opposizione di Navarro in uscita bassa. Finisce tra gli applausi del San Paolo questo primo turno di Coppa Uefa. Il Napoli ha prevalso sui lusitani e avrebbe meritato una vittoria sicuramente più sostanziosa per quanto creato nel primo tempo. Purtroppo nella ripresa gli azzurri sono calati vistosamente dal punto di vista fisico e così non si è potuto aumentare il vantaggio per tentare di ipotecare il passaggio al turno a giorni. Adesso tutto si deciderà nella gara di ritorno in programma il 2 ottobre a Lisbona col Napoli che partirà col minimo vantaggio. Una situazione che tuttavia potrebbe giovare al gioco di rimessa di Reja di compagni. Have no fear, l’avventura europea è appena cominciata!
C.Francesco Piantedosi