Dopo la mano pesante del Giudice Sportivo Tosel, che ha inflitto 4 turni di squalifica a Higuain, il Napoli prepara il ricorso ed elabora la strategia difensiva: “Voleva proteggersi”.
L’assenza per squalifica di Gonzalo Higuain potrebbe pesare in maniera decisiva sulle ambizioni del Napoli nel finale di stagione, con il rischio non solo di veder sfumare lo Scudetto in favore della Juventus, ma anche il 2° posto, con la Roma di Spalletti in grande risalita.
Il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha usato il pugno duro nei confronti del bomber argentino, che dopo l’espulsione nel match contro l’Udinese è stato fermato complessivamente per 4 turni per “doppia ammonizione per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara e per comportamento scorretto nei confronti di un avversario (una giornata); per avere inoltre, al 31° del secondo tempo, all’atto dell’espulsione, rivolto all’Arbitro un’espressione ingiuriosa e compiuto nei suoi confronti un gesto irriguardoso (art. 19, n. 4 lett. a) CGS), fronteggiandolo e ponendogli entrambe le mani sul petto; per avere, infine, assunto un atteggiamento aggressivo nei confronti di un avversario, venendo trattenuto dai propri compagni di squadra (tre giornate e € 20.000,00 di ammenda)”.
Ma la società azzurra ha annunciato che presenterà ricorso, e, secondo quanto riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, avrebbe elaborato una propria strategia difensiva attraverso il proprio legale Mattia Grassani, la quale, se convincerà in pieno la Corte d’Appello, potrebbe portare a dimezzare la squalifica, riducendola a soli due turni.
Ma qual è la tesi del club partenopeo? Quest’ultimo, sostiene appunto ‘La Gazzetta’, cercherà di di smontare le due interpretazioni che hanno condotto Tosel alla pesante sanzione. In primis, l’avvocato Grassani intende verificare dalla lettura del referto arbitrale l’effettivo tenore dell’ingiuria, se sia stata una parolaccia vera o propria o se piuttosto, come confida il Napoli, non sia stato qualcosa di più vicino all’espressione irriguardosa, del tipo “sei scandaloso”.
Ma soprattutto, il legale della società partenopea proverà a dimostrare, attraverso i fotogrammi di quanto accaduto nel corso della sfida contro l’Udinese, che nel momento in cui Higuain appoggia le mani sull’arbitro Irrati, la sua testa è in linea con il corpo, mentre quella del direttore di gara è protesa in avanti. Il che dimostrerebbe, secondo Grassani e il Napoli, che il centravanti ha voluto soltanto proteggersi, impedendo uno scontro frontale.
Sarebbe da escludere totalmente, insomma, la presunta violenza del giocatore verso l’arbitro. Se la tesi dell’avvocato sarà accolto in toto, la squalifica ad Higuain potrebbe essere ridotta a sole 2 giornate, mentre se sarà parzialmente accolta, il bomber argentino potrebbe comunque ottenere uno ‘sconto’ di un turno e tornare in campo per la sfida contro la Roma, che potrebbe a quel punto risultare decisiva per il 2° posto finale.