L’anno del definitivo rilancio azzurro nell’Olimpo del calcio italiano. Un girone d’andata ormai prossimo alla conclusione, trascorso quasi per intero in zona Champions, ma da qui alla fine la strada è ancora lunga. Reja lo sa bene: “Ci sono squadre obiettivamente superiori alla nostra, ma adesso stiamo correndo ed è difficile starci dietro. Dobbiamo evitare cali di tensione, com’è successo all’Udinese. La mancanza di esperienza e personalità sicuramente potrà penalizzarci, ma il talento dei miei ragazzi non è assolutamente in dubbio”. A guardar la classifica dei partenopei, c’è da strabuzzare gli occhi, il fieno messo in cascina è davvero tanto: “Abbiamo raggiunto quota 30, ma io rimpiango quei 3 punti persi nelle trasferte lombarde, dove non meritavamo la sconfitta. Per non parlare della beffa con il Cagliari”. L’ossatura degli azzurri sarà assente domani, una pedina per ogni ruolo, ma il mister goriziano non storce affatto il naso: “Abbiamo sempre fatto ottime prestazioni quando i nostri campioni, come Hamsik e Lavezzi, hanno dovuto saltare un match. Il nostro punto di forza è il gruppo, chi subentra sa sempre come oscurare l’assenza del compagno. Se avessimo un po’ di carisma in trasferta, sicuramente avremmo un rendimento simile a quello del San Paolo. Pecchiamo di generosità, spesso ci spingiamo in avanti, scoprendoci agli attacchi avversari”. L’allenatore friulano non vuol sentir parlare di mercato, per lui la squadra è già apposto così. C’è da fidarsi di un tecnico come Reja, domani festeggia 700 panchine da professionista: “E’ l’ennesimo grande traguardo che raggiungo grazie al Napoli. Il mio prossimo obiettivo è raggiungere l’Europa con questa società, sarei disposto a scalare il Vesuvio a piedi”.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET
