Il Napoli batte nche l’Udinese: Osimhen, Rrahmani, Koulibaly e Lozano regalano il primo posto solitario a Spalletti.
Solo vittorie per il Napoli, sempre più consapevole della sua forza e, da stasera, capolista solitario (non accadeva dal febbraio 2018) della Serie A: merito dei quattro schiaffi rifilati ad un’Udinese troppo brutta per essere vera, calata alla distanza nel gioco e nel morale.
Prime battute in favore dei padroni di casa, più spregiudicati dei timidi avversari che si limitano a contenere con qualche uscita di troppo sbagliata dai difensori. Pereyra è il più in forma e a farne le spese è Di Lorenzo: il contatto nell’area partenopea tra i due è giudicato non passibile di intervento dall’arbitro Manganiello, anche se i dubbi permangono. Prova a mettere tutti d’accordo Insigne con il proverbiale ‘tiraggir’, disinnescato da Silvestri.
Ospina aggiunge del pepe all’incontro facendosi sradicare il pallone da Deulofeu, che però non approfitta dell’indecisione del colombiano facendo sfumare un’azione promettente. Il piede caldo ce l’ha Insigne, bravo ad ingannare Molina con un contro-movimento letale per l’argentino e a superare Silvestri con un pallonetto: la sfera è sospinta in rete da un tocco nei pressi della linea di Osimhen, a cui la Lega assegna la paternità del goal.
Il vantaggio è pura carica energetica per il Napoli che si scrolla di dosso le paure iniziali, dando vita ad un dominio netto. Il raddoppio è solo questione di tempo e diventa realtà al 35′: schema su calcio di punizione con Fabian Ruiz ad apparecchiare la conclusione di Koulibaly, che si trasforma in assist per la testa di un liberissimo Rrahmani.
Le velleità friulane vengono spente completamente dal tris di Koulibaly che rende la punizione ancor più severa: altro schema, ancora una volta con Fabian Ruiz a vestire i panni del suggeritore per la botta violenta del senegalese.
Le palle inattive diventano un incubo per l’Udinese, ormai alle corde: la punizione di Insigne ha la giusta potenza ma esce a lato di pochissimo, graziando Silvestri. L’estremo difensore bianconero è poi protagonista sul tentativo aereo di Anguissa, mettendo in mostra un apprezzabile riflesso felino.
A vittoria acquisita, Spalletti fa rifiatare qualche titolare e può godersi addirittura la soddisfazione della quarta rete: scambio tra Mario Rui e Lozano, finalizzato al massimo dal messicano con un destro a giro degno del compagno Insigne. Pussetto ha un sussulto d’orgoglio a ridosso del 90′: Ospina, inoperoso per tutta la gara, ci fa accorgere della sua presenza con una respinta che evita il classico punto della bandiera.