Il lunch-match del 13° turno di Serie A viene vinto dal Napoli, che con i goal di Insigne ed Higuain condanna il Verona e forse l’allenatore Mandorlini.
Gli azzurri di Maurizio Sarri legittimano nel secondo tempo una partita giocata come al solito senza sbavature: ennesimo clean sheet per Reina , che si sta dimostrando uno dei portieri meno battuti del campionato. Higuain è una certezza, Insigne (gol e assist) ormai un protagonista assoluto di questa squadra. Altra sconfitta, di contro, per il Verona , ancora sul fondo della classifica con solo 6 punti in tasca. Soltanto venti minuti per Luca Toni, al rientro dopo l’infortunio.
Le situazioni opposte di Verona e Napoli si evidenziano anche dalla disponibilità dei giocatori: se Mandolini – nel momento storico peggiore della propria avventura scaligera – è costretto a schierare i vari Albertazzi, Checchin e Bianchetti, Sarri – nonostante le molte assenze, fra le quali Martens – può continuare a schierare la formazione tipo, col tridente titolare Callejon-Insigne-Higuain. Unica novità, negli azzurri, è la presenza di Chiriches al centro della difesa al posto dello squalificato Koulibaly.
Il Napoli di Sarri è la solita macchina perfetta disegnata dal tecnico toscano col passaggio al 4-3-3: è, come prevedibile, la squadra di De Laurentis ad avere il pallino del gioco, e scuote subito gli avversari con una perla di Callejon, che serve filtrante Hamsik. Lo slovacco però strozza troppo la conclusione, facile da parare per Rafael. L’unica risposta del Verona è affidata a Juanito Gomez, che approfitta di un’incertezza di Albiol, ma non riesce a portare in vantaggio i suoi.
Il Pipita vuole aiutare il suo Napoli a sbloccare un’altra gara. Ci prova un paio di volte in modo molto pericoloso, prima servito da Hamsik, che a sua volta tenterà poco più tardi di arrivare al punto dell’1 a 0, poi dalla distanza, senza però risultare troppo pericoloso. Il finale del primo tempo è sì favorevole agli ospiti, ma gli uomini di Sarri non riescono a sfondare il muro eretto da Mandorlini, in piena crisi di gioco e di risultati: ultimo posto e soltanto 6 punti dopo le prime dodici di campionato.
Dopo un lampo di Higuain sul primo palo, deviato in angolo da Rafael, la partita si fa nervosa, e fioccano gialli in rapida successione: Hysaj, Pisano, Jankovic e Insigne finiscono nel giro di cinque minuti sul taccuino dei cattivi di Damato. Poco dopo il sessantesimo Sarri ha l’intuizione che cambia la gara: dentro El Kaddouri per Callejon, e partita sbloccata un minuto dopo. Hamsik scende sulla sinistra, Insigne controlla il passaggio del compagno e infila, baciando il palo, il gol del vantaggio del Napoli.
La perfezione delle trame del Napoli si vede ancor meglio sul gol del raddoppio, firmato – nemmeno a dirlo – da Gonzalo Higuain: Hamsik allarga per Insigne, che stavolta si veste da assist man e pesca l’argentino in area di rigore. Il raddoppio è una formalità, come anche gli ultimi quindici minuti di gara, in cui soltanto il Napoli sembra avere ancora voglia di giocare. Notte fonda per il Verona, che ha segnato 8 reti in tutto il campionato e si trova – a dieci dal termine – a doverne recuperare due alla squadra in più in forma della Serie A.